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TRISTAN DA CUNHA chi era costui? 20-11-2018
21 Nov

TRISTAN DA CUNHA chi era costui? 20-11-2018

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Un navigatore portoghese che nel 1506 scoprì un piccolo arcipelago di origine vulcanica a cui diede il suo nome. Sono quattro le isole allora assolutamente inaccessibili per le alte coste a strapiombo e la mancanza di approdi tanto che rimangono inesplorate fino alla metà del 1600: la più grande è un vulcano alto più di 2000 metri tutt’ora attivo. L’isola fu evacuata nel 1961-62 per una eruzione ma non appena possibile la popolazione dovette essere riportata indietro in quanto dopo secoli di isolamento gli abitanti non possedevano il corredo immunitario compatibile con la promiscuità ed erano facili alle infezioni. Fondamentale è la posizione geografica di tali isole: 1500 miglia ad ovest di Città del Capo

2000 miglia ad est di Montevideo - 1300 miglia a sud di Sant’Elena. Dunque nel mezzo dell’Oceano Atlantico. Sono una sorta di boa in un campo di gara velico: da lì si passa per far rotta verso l’Australia oppure nella direzione opposta verso l’Europa e le Americhe; li avviene l’incontro con l’aliseo di sud est per chi sale o la spinta dei venti occidentali di Capo Horn per chi è diretto a levante. Tale Situazione geografica ci spiega perché queste isole, scoperte nel 1506 ma rimaste inesplorate per 150 anni erano già segnate nelle carte nautiche del 1509. Attualmente l’isola di Tristan da Cunha è un protettorato inglese soggetto all’amministrazione di un governatore residente a Sant’Elena: ha un piccolo centro abitato di nome Edinburgh ed una popolazione residente di circa 500 persone. L’esistenza di tali isole è sconosciuta ai più: molto conosciuta dai filatelici di tutto il mondo per l’emissione di francobolli sofisticati ed a bassa tiratura e dagli abitanti di Camogli per una storia che risale al 1892. Il veliero Italia costruito 10 anni prima a Varazze, comandato dal Com.te Rolando Perasso di Chiavari parte dalla Scozia con un carico di carbone diretto alle Indie via Capo di Buona Speranza con un equipaggio formato in buona parte da camoglini. Nel mezzo dell’Atlantico dalle stive proviene odore di gas e fumo per iniziale combustione del carbone: il comandante per quasi due giorni guida il veliero in cerca di approdo fino a che si trova sulle coste di Tristan da Cunha dove cerca di spiaggiare evitando di colare a picco. Così con un naufragio pilotato, riescono ad abbandonare il veliero ed a rifugiarsi sulla costa. Poche ore dopo il veliero esplode.Ad accogliere i naufraghi furono i pochi abitanti dell’isola in gran parte naufraghi di baleniere. Quando fu  organizzato il soccorso ed il rimpatrio in Inghilterra dei marinai del brigantino italiano, due camoglini Gaetano Lavarello e Andrea Repetto decisero di rimanere per sempre sull’isola dove sposarono Frances Green e Jane Glass dalle quali ebbero parecchi figli. A ricordo di quel drammatico avvenimento nell’isola rimane un piccolo museo con i resti del veliero Italia, un ospedale chiamato Camogli Hospital e soprattutto parecchi discendenti con il tipico cognome ligure Lavarello e Repetto.

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